ARMY OF TWO

E' domenica, e per la maggior parte delle persone questa giornata si riassume in 3 parole: riposo, famiglia, relax.
Se fai sport da combattimento nel 90% dei casi le tre parole si trasformano in levataccia, chilometri, botte.
Domenica 27 Febbraio non rientra nel 10% dei casi che ci accomuna alle maggior parte delle persone, sveglia ad orari lavorativi, destinazione Castel Goffedo nei pressi di Mantova, ci aspettano un' ottantina di kilometri che per chi fa' il nostro sport sono davvero il minimo sindacale per andare a combattere, cielo grigio e pioggia ci accompagnano per tutto il viaggio tanto per non farci sentire la nostalgia di casa, tutto fila liscio fino all'arrivo.
All'ingresso del palazzetto ci accoglie l'abusivo che sta scaldando le piastre con salamelle e cipolle rilasciando nell'aria il suo caratteristico profumo al quale solo pochi riescono a resistere, la struttura è nuova, pulita e funzionale tanto che se non fosse per i volti noti penseremmo di aver sbagliato posto, sbrighiamo le formalità di iscrizione e peso, ci mettiamo comodi in attesa dei tabelloni scambiando chiacchiere ed opinioni con gli amici che non vedevamo da un po', aneddoti, battute, chiarimenti sul regolamento, barzellette e sfottò condiscono il tempo che ci separa dall'inizio delle ostilità.
Se dovessimo dare un titolo a questa nostra uscita potremmo farlo rubando quello di un famoso video game: "ARMY OF TWO", perchè la truppa oggi è formata solo da due atleti con motivazioni diverse ed un unico obbiettivo: io, tanta voglia di rientrare dopo gli acciacchi alla spalla, e Amedeo, tanta voglia di esordire dopo mesi di allenamenti; alle nostre spalle il team di supporto, Marco per tutto ciò che riguarda il pre-gara con riscaldamento, consigli e quintali di vaselina, Giorgia per tutto ciò che riguarda il post-gara fatto di ematomi, fasciature ed ogni sorta di dolori, e Stefano con tutto il Team Shooter a fare il tifo.
Finalmente escono i tabelloni, 28° e 29° di 30 incontri, bene, direi che possiamo tornare a pensare a come occupare il tempo che ci separa dall'inizio delle ostilità.
Il tempo scorre via e arriva finalmente anche per noi il momento di salire sul tatami, gli incontri sono duri, corretti ed equilibrati, gli avversari non ci permettono pizzi e merletti, dobbiamo essere essenziali ed efficaci, dopo 3 riprese ciascuno arrivano i verdetti: 2 vittorie!
Anche questa è andata, ce ne torniamo a casa con i segni della battaglia, i complimenti di tutti e due coppe, che dire... NON MALE.

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